Quanto costa un telescopio? Confronta i prezzi e scegli il più adattatto a te

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La scelta di un telescopio, sia esso utilizzato per uno scopo amatoriale oppure professionale, non è mai semplice. L’infinita varietà di prodotti presenti in commercio rende in molti casi l’acquisto un’impresa. Nelle prossime righe proveremo a semplificare e a spiegarti meglio quanto costa un telescopio a seconda delle tue esigenze.

Prezzi dei telescopi

Per capire quanto costa un telescopio è importante comprendere quanto questo sia vincolato alla sua qualità costruttiva e alle sue caratteristiche. Un dispositivo realizzato con materiali scadenti e delle tecnologie obsolete non può avere lo stesso prezzo di un telescopio costruito con materiali di qualità e tecnologie avanzate. Quali sono i materiali usualmente utilizzati per costruire un telescopio? Sebbene la qualità costruttiva dell’obiettivo sia quella che determina maggiormente il costo di un telescopio, in commercio potrai trovare dispositivi con strutture in ABS, Alluminio o Ibride.

ABS: questa plastica resistente rende il telescopio molto leggero e abbastanza resistente alle cadute, ma testimonia una qualità non troppo elevata e si rivolge al mercato più economico.

Alluminio: sebbene questo materiale sia indubbiamente il migliore per ottenere resistenza, leggerezza ed estetica, è particolarmente costoso. Non vi è alcun dubbio sul fatto che un telescopio professionale sia costruito con una struttura in alluminio.

Ibrido: questa tipologia di telescopio è nella gran parte dei casi rivolta a una clientela che cerca un prodotto professionale, cioè che abbini le migliori qualità dell’alluminio a quelle della plastica.

Le caratteristiche di un telescopio

Se la scelta del materiale è una parte determinante del costo di un telescopio, lo è allo stesso modo quella di possedere o meno delle caratteristiche tecniche di livello. Vediamo quelle da valutare prima di determinare il possibile prezzo del dispositivo.

Diametro dell’obiettivo (D)

Come è facile immaginare le dimensioni dell’obiettivo incidono notevolmente sul costo del telescopio. Nello specifico il diametro, espresso in millimetri, ti permette di capire subito se questo è conforme alle esigenze a cui dovrai necessariamente adeguarti.

Lunghezza focale (F)

Punto chiave nella valutazione del costo di un telescopio è la lunghezza focale, espressa in millimetri, che il dispositivo riesce a elaborare. Per determinare la qualità di un telescopio non dovrai fare altro che eseguire il Rapporto focale (f). La formula è f=F/D.

Maggiore sarà l’incremento del diametro e migliore risulterà l’area dell’obiettivo, inducendo inevitabilmente in un aumento del costo del telescopio.

È opportuno sottolineare, che acquistare un telescopio troppo grande e utilizzarlo in un luogo non adatto può risultare controproducente, per tale motivo è opportuno valutare bene lo scopo per cui viene acquistato. Per un impiego, non fotografico, il miglior rapporto focale è tra f/6 e f/12.

Montatura

Altra caratteristica essenziale per determinare il costo di un telescopio è la sua montatura. Questa non è altro che la struttura che ti permette di stabilizzare fisicamente il telescopio ed eliminare tutti quei tremolii e vibrazioni fastidiose. Una montatura di qualità può fare la differenza non solo in termini di costo, ma soprattutto nell’ergonomia di utilizzo del telescopio stesso.

Ci sono principalmente due tipologie di montatura: equatoriale e altazimutale.

Montatura equatoriale: questa montatura ti permette di seguire facilmente il moto della volta celeste. Grazie allo spostamento autonomo è possibile seguire il moto orario automaticamente. A tale vantaggio si aggiunge la possibilità di osservare, direttamente dall’oculare, le direzioni nord-sud ed est-ovest rendendoti la vita molto più semplice sulla mappa stellare. Il funzionamento si basa su un posizionamento sull’asse polare molto semplice da impostare grazie alla stella Polare.

Montatura altazimutale: tecnicamente questa tipologia di montatura è molto più semplice di quella equatoriale e ti consente di muoverti sull’asse verticale e orizzontale manualmente. Con lo stesso valore di stabilità, una montatura altazimutale, ha un costo nettamente inferiore a una montatura equatoriale, ma è molto più leggera e particolarmente amata dai grandi brand di questo settore.

Sebbene la leggerezza e il costo siano dei benefici interessati, l’impiego non è altrettanto semplice. Questa tipologia di montatura si rivolge a coloro che sono già esperti in questo campo, cioè che hanno competenze specifiche per riuscire a posizionare il telescopio nel modo corretto per osservare la mappa celeste.

La tipologia di telescopio determina il costo

La struttura di un telescopio non è la sola componente che può variare e determinarne il costo; infatti, anche i telescopi stessi si suddividono in almeno quattro tipologie differenti: Rifrattori, Newtoniani, Schmidt-Cassegrain e Maksutov-Cassegrain. Vediamo quali sono per darti un’idea di come poterne valutare il prezzo.

Tipologie di telescopi: Rifrattori

Tecnicamente i telescopi Rifrattori sono costituiti da un tubo molto lungo e sottile, in cui si estende una lente frontale che si caratterizza per una funzione di focalizzazione e raccolta della luce. Da un punto di vista del costo, potrai trovare un’infinità di telescopi di questa tipologia, a prezzi eterogenei tra loro. Non vi è alcun dubbio sul fatto che un dispositivo Rifrattore di qualità abbia un costo elevato, dovuto principalmente alla sua robustezza e alla quasi assenza di manutenzione ordinaria.

Grazie al tubo sigillato si eliminano i fastidi legati al degrado dell’immagine e si caratterizza per delle ottiche di sicuro affidamento nel tempo, garantendo immagini luminose e molto contrastate.

Uno dei punti deboli di questa tipologia di telescopio è la resa insufficiente nell’osservazione di nebulose o galassie, ciò dovuto alle piccole aperture.

Tipologie di telescopi: Newtoniani

La costruzione di questa tipologia di telescopio è principalmente improntata su un tubo aperto con un grande specchio concavo montato all’estremità chiusa del tubo, a cui si aggiunge uno specchio piano secondario.

Risulta il compromesso perfetto per gli astrofili amatoriali, che possono contare su un’ottima qualità visiva e un costo contenuto.

Sebbene i telescopi Newtoniani siano una soluzione eccellente per la gran parte degli utenti, la composizione con un tubo ottico aperto porta con sé diversi svantaggi, come polvere e re-allineamento delle ottiche.

Superate tali problematiche è possibile però affidarsi a tali strumenti per ottenere una qualità eccellente degli elementi a lunghissima distanza. In quest’ultimo caso però è consigliabile optare per un telescopio Newtoniano Dobsoniano che può raggiungere anche più di 400 millimetri di apertura focale ed è semplicissimo da montare sui piedistalli altazimutali.

Tipologie di telescopi: Schmidt-Cassegrain

Composti da uno specchio primario concavo sferico e da uno specchio secondario sferico convesso, vengono a unirsi con una lente frontale capace di correggere le aberrazioni ottiche. Sono particolarmente amati da coloro che hanno bisogno di osservare la volta celeste in mobilità, dato che sono facilmente trasportabili in un cofanetto. Attraverso dei software dedicati hanno la capacità di inseguire le stelle in modo molto preciso, rendendoli dei telescopi ideali per tutte quelle attività legate all’astrofotografia.

I puristi non amano utilizzare questa tipologia di telescopio poiché fornisce un’immagine meno contrastata da uno strumento con identica apertura, a cui si aggiunge un costo nettamente superiore. Un telescopio Schmidt è perfetto per chi non ha problemi nell’investire una cifra importante e desidera osservare i pianeti e soprattutto la luna in modo dettagliato.

Tipologie di telescopi: Maksutov – Cassegrain

Per quanto riguarda lo schema ottico non vi è molta differenza tra un Maksutov e uno Schmidt, unica vera differenziazione risiede nell’aberrazione ottica che viene affidata a una lente anteriore a menisco.

Considerando la stessa apertura focale, un telescopio Maksutov ha un costo inferiore a quello Schmidt, ma come osservato fino a ora, il costo dipende da innumerevoli fattori. Tecnicamente però un Maksutov genera immagini estremamente nitide e contrastate paragonandosi quasi ai migliori telescopi Rifrattori.

Gli amanti della fotografia degli elementi come nebulose e deep sky troveranno una soluzione eccellente, con l’unico vincolo di non poterne ottenere un’osservazione diretta di pari livello.

Quanto costa un telescopio: analisi oggettiva

Nelle righe precedenti abbiamo esaminato quelle che sono le tipologie, le caratteristiche e i materiali dei telescopi, componenti essenziali per determinare il costo del prodotto. Sebbene sia evidente come un telescopio Rifrattore di altissima qualità possa essere più costoso di un telescopio Schmidt di bassa qualità, anche con una differenza di base notevole; analizzando il mercato è possibile identificare quanto costa un telescopio.

Telescopi Rifrattori: il prezzo di un dispositivo di questa tipologia può variare da 50 euro a 180 euro, a seconda della qualità delle sue componenti.

Telescopi Newtoniani: sebbene negli ultimi anni il costo di tali telescopi sia calato sensibilmente, attualmente è possibile acquistarli in una variazione di prezzo compresa tra 350 euro e 700 euro.

Telescopi Schmidt: sono quelli più costoso e difficilmente è possibile acquistarli a un prezzo inferiore ai 1000 euro.

Telescopi Maksutov: come già anticipato nelle righe precedenti, hanno un costo leggermente inferiore agli Schmidt, aggirandosi tra i 650 euro e i 1000 euro.

Conclusioni

Benché i materiali e le altre componenti determino il prezzo di un telescopio, è importante sottolineare come la scelta di tale strumento debba necessariamente essere vincolata alle tue esigenze.